martedì 10 febbraio 2009

SCIOPERO GENERALE

SCIOPERO GENERALE
Partecipiamo alla manifestazione nazionale a Roma il 13/02/2009

Contro i padroni, le banche e i finanzieri di ogni genere che dopo aver precarizzato il lavoro, tagliato i salari, producendo una crisi economica di cui non si vede la fine, vogliono guadagnare ancora, impadronendosi dei soldi pubblici, licenziando e distruggendo i diritti residui dei lavoratori per sfruttarli ancora di più.

Contro un governo reazionario, clericale e cinico che regala miliardi ai padroni, che non tira fuori una lira per le lavoratrici e per i lavoratori, cercando anzi di contrapporli gli uni altri, che attacca ancora una volta i sacrosanto diritto alla pensione pubblica, che nega i diritti civili e prende a calci la costituzione per imporre un regime presidenziale ed autoritario per poter attaccare più a fondo la classe lavoratrice in tempi di crisi.

Contro l’accordo quadro che distrugge il contratto nazionale, taglia ulteriormente i salari, aumenta lo sfruttamento, ammazza la democrazia sindacale, trasforma il sindacato in uno strumento corporativo al servizio dell’azienda e dei padroni.

Per difendere il contratto nazionale di lavoro e un sindacato che sia strumento di lotta e di difesa degli interessi dei lavoratori.
Per l’occupazione e il lavoro, l’aumento dei salari e delle pensioni.
Per la sicurezza nei posti di lavoro.

Per l’unità di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori, dell’industria e del settore pubblico, italiani e migranti per combattere il comune nemico: il governo e padroni.

Per imporre il blocco dei licenziamenti, per la distribuzione del lavoro esistente, cioè per la riduzione di orario a parità di salario.

Per un intervento pubblico finalizzato a garantire salari e pensioni, a mantenere in vita gli stabilimenti e i posti di lavoro, a riconvertire alcune produzioni in funzione dell’ambiente e dei territori, non certo come vuole la Confindustria a garantire i loro profitti e rendite.
Per far pagare la crisi rovinosa del sistema capitalistico ai responsabili, a coloro che hanno accumulato enormi ricchezze sulle spalle della classe lavoratrice.

Per battere i disegni autoritari e presidenzialisti di Berlusconi e soci e difendere la democrazia, i diritti civili e democratici.

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