venerdì 16 ottobre 2009

Con la Fiom e i metalmeccanici. Tutti insieme per una grande vertenza generale


Con la firma dell'accordo separato Fim e Uilm si confermano complici del padronato

La scelta della FIM Cisl e della UILM di sottoscrivere un accordo contrattuale separato con il padronato di Federmeccanica e di Confindustria è gravissima ma non ci sorprende. Ormai da tempo queste due organizzazioni di categoria e le loro rispettive confederazioni hanno deciso di trasformarsi in strumenti utili per aiutare padroni e governo a cancellare le residue conquiste operaie del dopoguerra e degli anni Settanta. Vogliono dunque contribuire a cancellare il contratto nazionale e a rendere salario e diritti aleatori e subordinati all'arbitrio padronale. Facendo ciò, inoltre, espongono ancora di più le lavoratrici e i lavoratori del settore alle conseguenze devastanti della crisi e alla volontà padronale discaricarne tutti i costi sui più deboli.
Lo fanno in nome di una presunta modernità. In realtà scelgono di praticare uno dei mestieri più antichi del mondo, quello della complicità con i padroni e con i più forti.E lo fanno in barba alla più elementare democrazia nel rapporto con le lavoratrici e i lavoratori.
La Fiom, di gran lunga il sindacato più rappresentativo del settore, scegliendo di non sottoscrivere questa pessima intesa, scegliendo di avviare una campagna mirante a delegittimarla nei luoghi di lavoro e presso l'opinione pubblica, compie un atto coraggioso e che merita la solidarietà di tutte e di tutti.
Le lotte contro la crisi ora possono trovare nella Fiom e nella mobilitazione delle metalmeccaniche e dei metalmeccanici un punto di riferimento unificante così come la Fiom stessa potrà rafforzare la propria vertenza collegandosi alle lotte in corso in difesa della scuola pubblica e contro la precarietà, perchè Tutti insieme si faccia pagare la crisi ai padroni.
La prospettiva deve essere quella di uno sciopero generale vero, costruito dal basso, categoria per categoria, con l'unità d'azione di tutti i sindacati che rifiutano la concertazione e la "complicità" con i
padroni e il loro governo.
Gruppo operativo nazionale di Sinistra Critica

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