martedì 6 ottobre 2009

I METALMECCANICI SCIOPERANO


Venerdì 9 si sciopera. I metalmeccanici provano a fermare con la lotta la pretesa degli industriali di ridurre gli operai a miserabili disposti a lavorare a qualsiasi condizione.
Scioperano per non avere un accordo separato di Federmeccanica con i sindacati complici (così si fanno chiamare Cisl, Uil e Ugl) che porterebbe a buste paga ancora più vuote.
Scioperano per impedire che i padroni non applichino più il Contratto nazionale. Se c’è la possibilbilità di derogare dalle norme del Contratto nazionale, i lavoratori saranno ricattati, spinti ad accettare salari e condizioni di lavoro peggiori sotto la minaccia di perdere il posto. Le deroghe saranno infatti sfruttate dal padronato per allungare gli orari di lavoro, riorganizzare i turni e rendere lavorativi il Sabato e la Domenica in spregio della vita di chi lavora.
Scioperano per difendere la contrattazione collettiva e il Contratto nazionale di categoria perché sono indispensabili per garantire a tutti eguali diritti e salari e impedire che i lavoratori si facciano concorrenza al ribasso tra loro.
Scioperano per il blocco dei licenziamenti, per non pagare la crisi economica prodotta dal sistema economico capitalista.
Scioperano per difendere la democrazia, perché non tollerano che il loro Contratto sia disdetto a loro insaputa da sindacati complici dei padroni e svilito da Federmeccanica.
Nel dare il suo appoggio e il suo sostegno allo sciopero dei metalmeccanici, Sinistra Critica denuncia lo scandalo del cosiddetto scudo fiscale, un enorme regalo del Governo a chi ha portato i soldi all’estero per non pagare le tasse. Il governo Berlusconi, sempre pronto a maltrattare qualsiasi poveraccio, vara un condono totale e tombale per industriali evasori, bancarottieri di ogni risma, truffatori delle loro stesse società, ma anche mafiosi e trafficanti di droga. In cambio di una piccolissima sanzione non pagano le tasse dovute, rimangono sconosciuti e non vanno in galera! Ma è grave anche che questa misura sia potuta passare perché molti parlamentari della “opposizione” ( PD, Idv, Udc) erano assenti!
La lotta dei metalmeccanici, il loro sciopero per il blocco dei licenziamenti e in difesa del loro contratto, deve essere l’inizio di una mobilitazione generale che impedisca al padronato e al suo governo di superare la crisi economica con i sacrifici e l’aumento della miseria dei lavoratori e dei disoccupati.
Mentre un milione di lavoratori hanno già perso il posto di lavoro, centinaia di migliaia di altri sono in cig e la stragrande maggioranza della popolazione ha difficoltà a tirare avanti, lorsignori, i padroni rilanciano i loro profitti, pagano sempre meno tasse, vivono nel lusso e nella ricchezza come e più di prima.
Le lavoratrici e i lavoratori devono tornare a lottare in massa per affermare il diritto a vivere dignitosamente. I frutti del nostro lavoro devono servire ai bisogni e al benessere di chi lavora e non a ingrassare padroni e sfruttatori di ogni genere.
Le lavoratrici e i lavoratori di SINISTRA CRITICA
delle aziende metalmeccaniche

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