lunedì 26 ottobre 2009

Mozione per l'adesione alla campagna palestinese di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS)


Sinistra critica
Congresso Provinciale di Torino


La pulizia etnica della Palestina, iniziata nel 1947, continua.
A Gaza è in corso un genocidio.
Le denunce del razzismo, del colonialismo, della oppressione e della repressione israeliana contro il popolo palestinese non mancano.
Il recente rapporto dell'ONU, noto come rapporto Goldstone, inchioda il governo e l'esercito israeliano ai crimini di guerra e contro l'umanità commessi a Gaza.
Ma il mondo occidentale e i paesi arabi “moderati” sostengono Israele. L'Europa sostiene Israele.
Il Presidente della Repubblica, il presidente del Consiglio, l'ex presidente della Camera, i maggiori partiti, compresa l'ex sinistra arcobaleno, i sindacati CGIL-CISL-UIL, gli intellettuali italiani(salvo rarissime eccezioni), nessuno ha preso posizione contro la ferocia israeliana che a gennaio a Gaza, ha provocato oltre 1.400 morti, migliaia di feriti e la distruzione delle poche strutture produttive.

I palestinesi hanno chiesto alla società civile internazionale di aderire a una campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) contro lo stato di Israele, come quella che contribuì a determinare la caduta del regime di apartheid in Sudafrica.
Hanno chiesto il sostegno per una resistenza morale, non-violenta ed efficace.

Al Forum Sociale Mondiale di Bèlem il 5 febbraio è stato approvato un documento nel quale, tra l'altro, si afferma:
“Il momento in cui il mondo deve adottare e portare avanti l'appello Palestinese a boicottare, disinvestire e porre sanzioni è ORA. Questa campagna è divenuta parte fondamentale ed urgente di ogni battaglia per la giustizia e l'umanità, adottando azioni diffuse contro i prodotti israeliani, le compagnie, le istituzioni accademiche e culturali, i gruppi sportivi, le multinazionali internazionali che sostengono le politiche israeliane razziste, di pulizia etnica e di occupazione militare e facendo pressioni affinché i governi adottino sanzioni. Questo deve essere portato avanti finché Israele non permetta il libero accesso a Gaza, smantelli il Muro dell'Apartheid e cessi l'occupazione e la colonizzazione di tutte le terre Arabe; riconosca il diritto dei cittadini Israeliani Arabi Palestinesi ad una completa eguaglianza; e rispetti, protegga e promuova i diritti dei profughi Palestinesi a tornare nelle loro case e nelle loro proprietà.”

Il Congresso Provinciale di Torino di Sinistra Critica, nello spirito indicato dal FSM, aderisce all'appello BDS palestinese, ne propone l'adesione al congresso nazionale e impegna i compagni e le compagne e le strutture di partito a partecipare in modo attivo alle iniziative già in corso in Italia.

Torino 25 ottobre 2009

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