sabato 15 maggio 2010

Sindaco di Napoli, pronto De Magistris


Con l'appoggio di Nichi Vendola l'ex pm potrebbe concorrere alle prossime comunali. Il 21 maggio iniziativa comune nel capoluogo campano dove le comuncali costituiscono "il primo banco di prova della sinistra per costruire un nuovo progetto".


Salvatore Cannavò
(da Il Fatto quotidiano)
Pronto a un ticket con Walter Veltroni in grado di sfidare la destra? Oppure immerso in un lavoro di ricostruzione di una nuova sinistra insieme all'ex magistrato, e ora deputato europeo, Luigi De Magistris? Magari, preparando per quest'ultimo la candidatura a sindaco di Napoli?

La strada di Nichi Vendola, rieletto governatore della Puglia, e leader di una sinistra diffusa, in grado di fare incursioni fin dentro il Pd, contempla in realtà la sintesi tra le varie opzioni.

Il presidente della Puglia cha in agenda un incontro per il 21 maggio a Napoli su iniziativa di "Sinistrasvegliati" e altre associazioni che lo vede a confronto con Luigi De Magistris. I due si cercano e si annusano da un po'. Vendola ha già presentato a Roma il libro dell'ex magistrato e poi sempre loro due avrebbero dovuto essere i protagonisti, insieme a Ignazio Marino, la terza componente del Pd, di una serata speciale organizzata a Firenze dal quotidiano il manifesto in collaborazione con Michele Santoro, poi annullata per un'imprevista sovraesposizione politica. Ora si ritrovano a Napoli dove, tra l'altro, il prossimo anno si vota per il Comune. A coordinare il dibattito c'è il giornalista Piero Orsatti che sta lavorando alla nascita di un mensile, Gli Italiani, che dovrebbe vedere la luce a giugno e che si è dato come riferimenti politici proprio Vendola, De Magistris e Marino. Tra i giornalisti impegnati nel progetto c'è anche Aldo Garzia - ex manifesto, ex Aprile - cui non dispiacerebbe un coinvolgimento di Emma Bonino come espressione di una sinistra "liberale e progressista". L'ipotesi non è così peregrina se si pensa che all'interno del mondo radicale si fa largo il timore che la vicepresidente del Senato possa lasciare il suo partito di origine per costruire qualcosa di nuovo.

Sull'iniziativa aleggia un'altra ipotesi, quella della candidatura di De Magistris a sindaco di Napoli alle elezioni che si terranno il prossimo anno (in contemporanea con Torino, Milano e Bologna). E proprio qui potrebbe essere sperimentato un rapporto ancora più stretto tra Vendola e De Magistris. Il manifesto di convocazione dell'iniziativa napoletana è piuttosto chiaro: «Le prossime elezioni comunali della città di Napoli saranno un primo banco di prova per la sinistra per costruire un nuovo progetto di società fondato sulla partecipazione; chiediamo e vogliamo organizzare uno schieramento ed un’alleanza partendo dal basso, con i partiti certo, ma guardando oltre. Ed è per questo che vogliamo ci siano le primarie per discutere di programmi e candidati, per uscire dalle controversie delle segreterie di partito e costruire uno strumento reale di socializzazione dei contenuti e di partecipazione alle scelte.

Su questa base intendiamo entrare in rete, coordinarci, provare ad intraprendere un percorso comune». Insomma, si tratta di esportare a Napoli il metodo che ha consentito a Vendola, anche grazie alle Fabbriche di Nichi, di essere rieletto in Puglia: profilo chiaro e primarie. L'ipotesi di una candidatura di De Magistris viene fatta informalmente nei colloqui telefonici. A essere candidato l'ex magistrato ci è andato già vicino alle Regionali quando il suo nome è stato fatto insistentemente anche contro l'ipotesi De Luca. Una scesa in campo per la città di Napoli costituirebbe certamente una novità di grande peso, destinata a rimescolare gli incerti equilibri del centrosinistra italiano.

Ma Vendola non nasconde nemmeno un ritrovato feeling con quella porzione del Pd che si colloca in Area democratica, diretta da Dario Franceschini ma forse acor più da Walter Veltroni, e la nascita di un nuovo mensile, prevista per giugno, che si chiamerà "Pane e Acqua", lo conferma. Ispirato a un nome francescano che serve, secondo i promotori, a ribadire la necessità di ricostruire, come recita il sottotitolo, «le idee progressiste», Pane e Acqua avrà un comitato editoriale composto, come ha segnalato l'agenzia Asca, dai senatori Pd Roberto Di Giovan Paolo, Paolo Nerozzi e Vincenzo Vita, accompagnati da una figura "autorevole" come l'attuale capogruppo democratico a Strasburgo David Sassoli, molto legato a Franceschini, che lo ha voluto al parlamento europeo. Accanto agli esponenti del Pd ci saranno quelli di Sinistra, Ecologia e Libertà: l'ex Arci e Terzo settore Nuccio Iovene, l'ex responsabile Comunicazione del Prc, e molto vicino a Bertinotti, Sergio Bellucci ma soprattutto Nichi Vendola.

La nuova rivista nasce dopo aver rilevato il mensile ''Aprile'' che sostenne la sinistra Ds ai tempi di Cofferati e Giovanni Berlinguer

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