giovedì 18 novembre 2010

Studenti in piazza contro Gelmini e Finanziaria


Migliaia di studenti in piazza in tutta Italia contro la riforma Gelmini e i tagli al diritto allo studio nella giornata internazionale del 17 novembre


Ateneinrivolta.org
Una straordinaria giornata di mobilitazione per tutti gli studenti e le studentesse d'Italia. La data internazionale delle mobilitazioni studentesche per il diritto allo studio, quest'anno ha visto rinnovata la sua importanza perchè inserita in piena crisi di governo, una crisi che si cerca di rimandare con piani di stabilità e riforme (anche quella universitaria) da approvare nel bene del paese.
Manifestare il 17 novembre per gli studenti, i ricercatori e i precari ha significato non restare spettatori del triste teatrino offerto dall'attuale governo.
I destini della riforma Gelmini sono legati a quelli del governo, diverso è invece per la finanziaria che basta da sola a mettere in ginocchio quello che resta dell'università pubblica. Nonostante i fondi enunciati nel maxiemendamento, il "piano di stabilità" conferma i tagli attuati fin'ora cui si aggiunge il confermato taglio del 90% al diritto allo studio. Buona parte poi dei fondi è destinato a scuole e università private, con somma gioia dei cattolici, indignati dagli hobby del premier e messi a tacere con qualche centinaio di milione per le loro scuole e università. A conti fatti, il passivo per i finanziamenti all'università segna 276 milioni...inutile dire chi invece in questo paese non registra passivi da almeno due anni grazie a incentivi, condoni, sgravi fiscali, finanziarie e riforme confenzionate su misura!

ATTACCHIAMO I LORO PROFITTI - CONQUISTIAMO I NOSTRI DIRITTI!
Non poteva che essere questa la voce degli studenti medi e universitari. Manifestazioni determinate e partecipatissime hanno sfilato da Milano a Catania, da Trento a Roma.
A Firenze, dopo essersi radunato in una zona vietata alle manifestazioni, il corteo ha sfilato per il centro della città passando anche sotto la sede dell'agenzia per il diritto allo studio, dove gli studenti hanno attaccato uno striscione in difesa del diritto allo studio.
La provincia di Trento, responsabile dei tagli e della privatizzazione dell'ateneo trentino, si è trovata assediata dagli studenti che hanno poi proseguito in corteo non autorizzato fino al rettorato.
A Catania, la manifestazione si è conclusa con l'occupazione del Monastero dei Benedettini, sede della facoltà di lettere e lingue.

http://ateneinrivolta.org/content/5mila-catania-contro-la-gelmini-occupa...

In molte piazze gli studenti non si sono fatti intimidire dalle forze dell'ordine e hanno raggiunto con determinazione gli obiettivi che si erano prefissati. A Padova, dopo aver bloccato diverse arterie principali della città e superando i blocchi di polizia, il corteo ha finalmente raggiunto il comizio della neo-segrataria della Cgil Camusso, al grido di "sciopero generale, sciopero subito".
A Roma, nonostante pressioni e intimidaioni da parte della questura, il corteo composto da quasi 10.000 studenti ha raggiunto piazza Montecitorio senza incidenti, a riprova che quando le forze del disordine si mettono da parte, non succede proprio nulla
Palermo, Torino, Prato, Bologna e Pisa sono solo alcune delle altre città attraversate dalle manifestazioni studentesche.
Centinaia di migliaia di studenti e studentesse in tutta Italia hanno manifestato contro la riforma, la legge di stabilità ma soprattutto per dare un'ultima spallata a questo governo traballante! Il governo che non si fa problemi a mettere in pericolo la vita di 7 migranti su una gru, persone in cerca del loro diritto a vivere dignitosamente in questo paese. Il governo dei regali alle aziende e delle sponde ai ricatti della Fiat. Il governo dei tagli senza precedenti all'istruzione pubblica. Un governo che si deve guardare bene anche da noi, studenti studentesse in rivolta per riprendere il nostro futuro!

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